Siamo una sede dell’Accademia Internazionale di Muay Boran (IMBA) situata a sud di Roma presso il Municipio XI, guidata dal Senior Instructor Sergio Donato con qualifica riconosciuta a livello internazionale e abilitato all’insegnamento in Italia per merito del diploma rilasciato dall’ACSI, ente di promozione olimpica. Sergio Donato è un praticante di arti marziali dal 1995 e membro dell’Accademia IMBA dal 2005, dove si è formato fino a diventare Khru Yai (istruttore anziano) di Muay Boran, l’Arte Marziale Thailandese. Le lezioni sono strutturate in modo da risultare un mix tra antico e moderno: da un lato esercizi tradizionali, così come erano eseguiti dai maestri thailandesi di un tempo, e studio delle tecniche madre (Mae Mai, Cherng Muay e Kon Muay); dall’altro circuiti di allenamento, lavoro tecnico singolo (libero e al sacco) e in coppia (con i colpitori focus gloves e “pao”), sparring e lotta (“chap kho ti khao”), impostati con gli stessi criteri dei moderni campi di allenamento in Thailandia, dove vengono forgiati i campioni di Thai Boxe; il tutto in maniera controllata, sotto l’occhio vigile dell’istruttore.
Grazie all’impegno di uno dei maggiori esperti mondiali di Muay Boran, l’italiano Marco De Cesaris, in collaborazione con l’Ufficio della Commissione Cultura della Thailandia e grazie al supporto prezioso della Federazione Internazionale IAMTF, si è giunti all'inizio degli anni novanta alla creazione della prima scuola internazionale dedita interamente allo sviluppo della disciplina thailandese, l’International Muay Boran Academy (IMBA). La finalità dell’Accademia è quella di realizzare, attraverso corsi e seminari, un’opera di formazione globale degli insegnanti di Muay Boran sotto tutti i profili, per portare ad una maggiore qualificazione degli stessi nel contesto delle Arti Marziali orientali. Il programma di studio, corposo e intenso, prepara all’apprendimento delle antiche tecniche siamesi (Mae Mai e Look Mai Muay Thai, Cherng Muay e Kon Muay) e alla loro applicazione in ambito sportivo e, soprattutto, di autodifesa. Grazie a questo negli ultimi anni l’Accademia ha formato con successo istruttori e maestri di Muay Boran, aprendo sedi IMBA in Europa, America Latina, USA e Oceania.
“Impariamo per insegnare agli altri.”
La Muay Boran, letteralmente Pugilato Tradizionale, è l’Arte Marziale madre da cui si è sviluppato lo sport da combattimento noto in tutto il mondo con il nome di Muay Thai o Boxe Thailandese. La Muay Boran identifica l’insieme degli Stili Regionali di lotta thailandese (ad esempio il Muay Chaiya, il Muay Korat o il Muay Lopburi) e dei principi combattivi che seguono una logica comune (come le tecniche della Scimmia Bianca o quelle militari del Muay Lert Rit). La Muay Boran si basa sull’uso scientifico delle 9 armi naturali del corpo (2 pugni, 2 gomiti, 2 ginocchia, 2 gambe e la testa) sia per difendersi che per attaccare, cercando di colpire qualunque parte del corpo dell’avversario. Ai colpi si aggiungono tecniche di presa e proiezione a terra, rottura degli arti e lussazione delle articolazioni. Questo intero bagaglio marziale è dovuto all’opera di ricerca e catalogazione di antiche tecniche di lotta siamese ad opera di esperti studiosi di arti marziali thailandesi. Tra questi c’è il Gran Maestro Chinawooth Sirisompan, pioniere della Muay Thai in Europa, il primo che negli anni novanta ha messo a punto un programma tecnico e di studio, suddiviso in Khan, per formare praticanti e istruttori di Muay Boran. Questo programma è stato in seguito adottato e ampliato dall’IMBA, la prima Accademia Internazionale di Muay Boran nel mondo.
Il Combat Muay Boran è uno stile di combattimento tradizionale, originario della Thailandia, strutturato per imparare a colpire a mani nude. Rispetto a quello che si vede nei film di arti marziali o nelle dimostrazioni, lo scopo principale del Combat Muay Boran è quello di preparare uomini e donne al vero combattimento da strada. Nel corso degli anni l’Accademia IMBA ha rivisto e perfezionato i propri curriculum tecnici orientandoli alla preparazione di questo stile di combattimento. Lo stesso curriculum è oggi adottato da tutte le sedi IMBA nel mondo. Le tecniche del Combat Muay Boran si basano principalmente sullo stile offensivo Cherng Muay, che si basa sull’utilizzo delle 9 armi naturali del corpo per attaccare e contro-attaccare.
L’Arte del combattimento della Potenza Suprema o Muay Lert Rit è considerata da molto esperti come il meglio della Muay Thai Boran a livello di efficacia. All’interno dell’Accademia Internazionale di Muay Boran esiste un settore dedicato, l’IMBA Lert Rit, per il quale l’Arjarn Marco De Cesaris da anni sta lavorando in collaborazione con esperti militari, primo tra i quali il colonnello dell’esercito thailandese Nophakao Sribunruang, al fine di corredarlo delle migliori tecniche tradizionali ed i migliori metodi di allenamento. Il risultato è un potente mix di tecniche e strategie testate per il campo di battaglia. Il curriculum dell’IMBA Lert Rit, che prevede si sia già a conoscenza delle Mae Mai e Look Mai della Muay Boran, si fonda sull’apprendimento di 7 pilastri tecnici o Mae Mai Muay Lert Rit e 31 strategie di combattimento o Look Mai Muay Lert Rit, utilizzando esclusivamente le armi naturali del corpo: i calci bassi, diretti o circolari al di sotto della cintura; le gomitate, taglienti o penetranti, atte anche alla rottura di ossa e giunture; il palmo delle mani, gli avambracci e, dopo uno specifico condizionamento, le dita e i pugni; testate e ginocchiate, con o senza presa. A chiudere il cerchio c’è la Muay Pram, il rinomato clinch allenato nei campi di Muay Thai. Dopo anni di prove ed errori, l’IMBA è riuscita a trasformare un efficace sistema di combattimento militare in un’arma atta anche all’uso civile, che soprattutto non necessita di un intenso allenamento come quello professionale.
“Gli istruttori insegnano quello che sanno, i maestri quello che sono.”
Informativa Privacy
MUAY BORAN ROMA in qualità di titolare del trattamento dichiara che i dati personali raccolti per le finalità di cui al contratto/incarico o per le finalità ulteriori per cui l’interessato ha fornito apposito consenso saranno trattati, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5 del Regolamento UE 679/2016, in modo lecito, corretto e trasparente nei confronti dell’interessato e raccolti per le sole finalità suddette, secondo i principi di esattezza, adeguatezza, riservatezza e protezione sanciti dal Regolamento. Ulteriori informazioni in merito ai diritti dell’interessato e alle modalità di tenuta dei dati personali sono contenute nelle informative di cui agli artt. 13 e 14 del Regolamento UE 679/2016 consegnate ad ogni interessato e nei registri del trattamento distinguendo tipologia di dati, analisi dei rischi e misure preventive intraprese. Il titolare del trattamento si assume ogni responsabilità in merito al rispetto dei principi suddetti, dei contenuti e delle prescrizioni del Regolamento Europeo per la protezione dei dati personali e per la corretta e regolare tenuta e gestione di tali dati.
Il Regolamento Europeo n. 679/2016 GDPR, applicabile in tutti gli Stati Membri, riconosce ad ogni soggetto la tutela dei propri dati personali che siano oggetto di trattamento da parte di terzi, come espressione del rispetto della dignità umana e dei diritti e libertà fondamentali della persona. L’interessato del trattamento dei dati personali ha, peraltro, una serie di diritti che può esercitare nei confronti del Titolare o del Responsabile che detiene i Suoi dati personali, normati dagli articoli 15 e seguenti del Regolamento Europeo, qui di seguito riportati in modo dettagliato e messi a disposizione dell’interessato che ne faccia richiesta. Pertanto, in base alle disposizioni delle norme europee ed interne in vigore, Le forniamo le seguenti informazioni dettagliate sui Suoi diritti:
1. Diritto di accesso dell’interessato (Articolo 15 GDPR)
L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la conferma che sia o meno in corso un trattamento di dati personali che lo riguardano e in tal caso, di ottenere l’accesso ai dati personali e alle seguenti informazioni:
Qualora i dati personali siano trasferiti a un paese terzo o a un’organizzazione internazionale, l’interessato ha il diritto di essere informato dell’esistenza di garanzie adeguate ai sensi dell’articolo 46 relative al trasferimento. l’interessato ha diritto anche di ottenere copia dei dati personali oggetto di trattamento, a condizione che la richiesta non leda i diritti e le libertà altrui.
2. Diritto di rettifica dei propri dati personali (Articolo 16 GDPR)
L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la rettifica dei dati personali inesatti che lo riguardano senza ingiustificato ritardo. Tenuto conto delle finalità del trattamento, l’interessato ha il diritto di ottenere l’integrazione dei dati personali incompleti, anche fornendo una dichiarazione integrativa.
3. Diritto alla cancellazione («diritto all’oblio») (Articolo 17 GDPR)
L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la cancellazione dei dati personali che lo riguardano senza ingiustificato ritardo e il titolare del trattamento ha l’obbligo di cancellare senza ingiustificato ritardo i dati personali, se sussiste uno dei motivi seguenti:
Il titolare del trattamento, se ha reso pubblici dati personali ed è obbligato, ai sensi del paragrafo 1, a cancellarli, tenendo conto della tecnologia disponibile e dei costi di attuazione adotta le misure ragionevoli, anche tecniche, per informare i titolari del trattamento che stanno trattando i dati personali della richiesta dell’interessato di cancellare qualsiasi link, copia o riproduzione dei suoi dati personali. I paragrafi 1 e 2 non si applicano nella misura in cui il trattamento sia necessario:
4. Diritto di limitazione di trattamento (Articolo 18 GDPR)
L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la limitazione del trattamento quando ricorre una delle seguenti ipotesi:
Se il trattamento è limitato a norma del paragrafo 1, tali dati personali sono trattati, salvo che per la conservazione, soltanto con il consenso dell’interessato o per l’accertamento, l’esercizio o la difesa di un diritto in sede giudiziaria oppure per tutelare i diritti di un’altra persona fisica o giuridica o per motivi di interesse pubblico rilevante dell’Unione o di uno Stato membro. L’interessato che ha ottenuto la limitazione del trattamento a norma del paragrafo 1 è informato dal titolare del trattamento prima che detta limitazione sia revocata.
5. Obbligo di notifica in caso di rettifica o cancellazione dei dati personali o limitazione del trattamento (Articolo 19 GDPR)
Il titolare del trattamento comunica a ciascuno dei destinatari cui sono stati trasmessi i dati personali le eventuali rettifiche o cancellazioni o limitazioni del trattamento effettuate a norma dell’articolo 16, dell’articolo 17, paragrafo 1, e dell’articolo 18, salvo che ciò si riveli impossibile o implichi uno sforzo sproporzionato. Il titolare del trattamento comunica all’interessato tali destinatari qualora l’interessato lo richieda.
6. Diritto alla portabilità dei dati (Articolo 20 GDPR)
L’interessato ha il diritto di ricevere in un formato strutturato, di uso comune e leggibile da dispositivo automatico i dati personali che lo riguardano forniti a un titolare del trattamento e ha il diritto di trasmettere tali dati a un altro titolare del trattamento senza impedimenti da parte del titolare del trattamento cui li ha forniti qualora:
Nell’esercitare i propri diritti relativamente alla portabilità dei dati a norma del paragrafo 1, l’interessato ha il diritto di ottenere la trasmissione diretta dei dati personali da un titolare del trattamento all’altro, se tecnicamente fattibile. Il diritto di cui al paragrafo 1 non deve ledere i diritti e le libertà altrui.
7. Diritto di opposizione (Articolo 21 GDPR)
L’interessato ha il diritto di opporsi in qualsiasi momento, per motivi connessi alla sua situazione particolare, al trattamento dei dati personali che lo riguardano ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 1, lettere e) o f), compresa la profilazione sulla base di tali disposizioni. Il titolare del trattamento si astiene dal trattare ulteriormente i dati personali salvo che egli dimostri l’esistenza di motivi legittimi cogenti per procedere al trattamento che prevalgono sugli interessi, sui diritti e sulle libertà dell’interessato oppure per l’accertamento, l’esercizio o la difesa di un diritto in sede giudiziaria. Qualora i dati personali siano trattati per finalità di marketing diretto, l’interessato ha il diritto di opporsi in qualsiasi momento al trattamento dei dati personali che lo riguardano effettuato per tali finalità, compresa la profilazione nella misura in cui sia connessa a tale marketing diretto. Qualora l’interessato si opponga al trattamento per finalità di marketing diretto, i dati personali non sono più oggetto di trattamento per tali finalità. Il diritto di cui ai paragrafi 1 e 2 è esplicitamente portato all’attenzione dell’interessato ed è presentato chiaramente e separatamente da qualsiasi altra informazione al più tardi al momento della prima comunicazione con l’interessato. Nel contesto dell’utilizzo di servizi della società dell’informazione e fatta salva la direttiva 2002/58/CE, l’interessato può esercitare il proprio diritto di opposizione con mezzi automatizzati che utilizzano specifiche tecniche. Qualora i dati personali siano trattati a fini di ricerca scientifica o storica o a fini statistici a norma dell’articolo 89, paragrafo 1, l’interessato, per motivi connessi alla sua situazione particolare, ha il diritto di opporsi al trattamento di dati personali che lo riguarda, salvo se il trattamento è necessario per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico.
8. Processo decisionale automatizzato relativo alle persone fisiche, compresa la profilazione (Articolo 22 GDPR)
1. L’interessato ha il diritto di non essere sottoposto a una decisione basata unicamente sul trattamento automatizzato, compresa la profilazione, che produca effetti giuridici che lo riguardano o che incida in modo analogo significativamente sulla sua persona.
2. Il paragrafo 1 non si applica nel caso in cui la decisione:
3. Nei casi di cui al paragrafo 2, lettere a) e c), il titolare del trattamento attua misure appropriate per tutelare i diritti, le libertà e i legittimi interessi dell’interessato, almeno il diritto di ottenere l’intervento umano da parte del titolare del trattamento, di esprimere la propria opinione e di contestare la decisione.
4. Le decisioni di cui al paragrafo 2 non si basano sulle categorie particolari di dati personali di cui all’articolo 9, paragrafo 1, a meno che non sia d’applicazione l’articolo 9, paragrafo 2, lettere a) o g), e non siano in vigore misure adeguate a tutela dei diritti, delle libertà e dei legittimi interessi dell’interessato.